REGOMA-OSS: A LARGE, ITALIAN, MULTICENTER, PROSPECTIVE, OBSERVATIONAL STUDY EVALUATING THE EFFICACY AND SAFETY OF REGORAFENIB IN PATIENTS WITH RECURRENT GLIOBLASTOMA
M.Caccese, I.Desideri, V.Villani, M. Simonelli, M.Buglione, S.Chiesa, E.Franceschi, P.Gaviani, I,Stasi, C.Caserta, S.Brugnara, I.Lolli, E.Bennicelli, P.Bini, A.S. Cuccu, S.Scoccianti, M.Padovan, S.Gori, A.Bonetti, P.Giordano, A.Pellerino, F.Gregucci, N.Riva, S.Cinieri, V.Internò, M.Santoni, G.Pernice, C.Dealis, L.Stievano, F.Paiar, G.Magni, G.L.De Salvo, V.Zagonel & G.Lombardi.
ESMO Open. 2024 Mar 15;9(4):102943. doi: 10.1016/j.esmoop.2024.102943
Il glioblastoma rappresenta il tumore maligno del sistema nervoso centrale più frequente negli adulti, caratterizzato da una prognosi particolarmente infausta e trattamenti limitati. Il trattamento standard consiste nella resezione chirurgica più estesa e sicura possibile seguita dalla radioterapia con temozolomide concomitante e successiva temozolomide di mantenimento. Inevitabilmente, nella quasi totalità dei pazienti. La malattia recidiva. Opzioni terapeutiche di seconda linea sono limitate e tra queste vi è la possibilità di utilizzare il regorafenib.
In ambito clinico, nel 2019 è stato pubblicato lo studio randomizzato di fase II chiamato REGOMA, il quale ha evidenziato un aumento della sopravvivenza e della progressione libera da malattia nei pazienti trattati con regorafenib versus lomustina.Lo studio REGOMA-OSS nasce con l’obiettivo di confermare l’efficacia e la sicurezza di regorafenib in un contesto di pratica clinica comune e di confermare i risultati dello studio REGOMA.
Metodi
REGOMA-OSS è uno studio italiano prospettico, osservazionale, multicentrico che ha coinvolto 30 centri oncologici. Sono stati arruolati pazienti con diagnosi di glioblastoma confermata istologicamente, con progressione/recidiva di malattia dopo trattamento chemioradioterapico concomitante con temozolomide e successiva temozolomide di mantenimento. I pazienti dovevano avere buone condizioni cliniche generali (PS 0-1 ECOG) e adeguata funzionalità midollare, epatica e renale. Erano arruolabili anche pazienti che eseguivano una seconda chirurgia per progressione/recidiva di malattia. Regorafenib veniva somministrato alla dose standard di 160mg/die per 21 giorni consecutivi, seguiti da 7 gioni di pausa terapeutiche mentre le rivalutazioni radiologiche mediante RM encefalo con e senza mdc venivano eseguite ogni 8-12 settimane utilizzando i criteri RANO (Response Assessment in Neuro-Oncology). Gli eventi avversi correlati al trattamento, sono stati classificati secondo il sistema CTCAE V5.0. Il trattamento veniva continuato fino a progressione o tossicità intollerabile. L’obiettico principale dello studio era la valutazione della sopravvivenza globale (OS) mentre gli obiettivi secondari erano il tempo alla progressione, (PFS), il tasso globale di risposta al trattamento (ORR), il tasso di controllo della malattia (DCR), la valutazione del profilo di tollerabilità e qualità di vita
Risultati
Da settembre 2020 a ottobre 2022 sono stati arruolati 190 pazienti. Il numero mediano di cicli di regorafenib è stato 3 (IQR 2-4 cicli). Il follow-up mediano è stato di 20 mesi (IQR 15.6-25.5) e la sopravvivenza mediana è risultata essere 7.9 mesi (95%CI 6.5-9.2) con una sopravvivenza mediana libera da progressione di 2.6 mesi (95%CI 2.3-2.9) (Figura 1). Il tasso di controllo di malattia (DCR) è stato del 21.9% con 13 pazienti (7.3%) che hanno riportato una risposta parziale e 26 pazienti (14.6%) una stabilità di malattia, secondo i criteri RANO (Tabella 2). Eventi avversi di grado 3-4 correlati al regorafenib (per lo più astenia e rash cutaneo) si sono verificati nel 22.6% dei pazienti e nel 36% dei casi è stata necessaria una riduzione di dose (Tabella 3). Nessun decesso è risultato essere correlato a eventi avversi dovuti al trattamento.
Conclusioni
Lo studio REGOMA-OSS è il più ampio studio osservazionale prospettico che ha valutato l’efficacia e la sicurezza di regorafenib in pazienti con recidiva di glioblastoma in un contesto “Real-life”. I risultati hanno dimostrato una sopravvivenza globale (OS) simile a quello dello studio
randomizzato di fase II REGOMA con una migliore tollerabilità del trattamento.
Commento
Il glioblastoma, seppur considerato una patologia rara (3-4 casi su 100.000 abitanti) rappresenta il tumore maligno primitivo del sistema nervoso centrale più frequente con una sopravvivenza mediana molto scarsa, elevato tasso di recidiva di malattia dopo il trattamento di I linea e limitate alternative terapeutiche. Regorafenib ha dimostrato risultati promettenti nei pazienti con recidiva di glioblastoma nello studio randomizzato di fase 2 REGOMA. Lo studio di REGOMA-OSS ha confermato questi risultati anche nella pratica clinica di real-life (Tabella4). Importante proseguire gli sforzi per cercare di selezionare attraverso biomarcatori i pazienti che maggiormente possano beneficiare di questo tipo di trattamento, per poter garantire un trattamento sempre più personalizzato.
Sintesi e commento a cura del Dr. M. Caccese
Link all’abstract:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38492275/